venerdì 4 settembre 2015

Giovedì 3 settembre quinto giorno del 197° Giubileo al Santuario della Bruceta 

Giornata tradizionalmente dedicata ai malati e agli anziani , che si contraddistingue con le imposizione delle mani dei sacerdoti concelebranti ai fedeli che lo desiderano , al termine delle celebrazioni.
Nonostante previsioni atmosferiche non del tutto buone , il santuario ha progressivamente accolto molte persone tra le quali un gruppo proveniente da Acqui terme con un pulmino , ammalati e anziani che, hanno voluto pregare nel giorno a loro dedicato, e lucrare l’indulgenza plenaria.



A presiedere le celebrazioni il Parroco di Cremolino Don Claudio Almeyra Fereyre , coadiuvato da Mons. Carlo Ceretti , dopo l’adorazione individuale la recita del Santo Rosario e la Benedizione Eucaristica , il tutto in un clima di devozione e preghiera .
Durante la Santa Messa il celebrante nell'omelia , richiamandosi alle letture e particolarmente al passo del Vangelo che riporta la pesca miracolosa , ha sottolineato le parole di Pietro “ sulla tua parola getterò le reti” , questa frase rimarca l’affidamento da parte dell’Apostolo al Signore , e non resta deluso “ le reti si riempirono di grossi pesci che quasi non reggevano il peso” , l’affidarsi al Signore diventa allora fondamentale nella vita delle persone , e nel momento della prova è senz'altro un motivo di forza e speranza .
Pietro rendendosi conto di chi è il Signore gli chiede di allontanarsi da lui che è un peccatore , ammettendo così la sua umanità e facendo un grande atto di umiltà , il Signore che ben conosce di che pasta siamo plasmati lo invita a seguirlo dicendo “ ti farò pescatore di uomini”
L’ esperienza dolorosa, traumatica , e in tanti casi inabilitante, della malattia o di una anzianità costellata da disturbi dovuti all'età avanzata, può quindi trasformarsi con gli occhi della fede in un momento di grazia, di preghiera e di testimonianza è quell'affidarsi che fa emergere una fede genuina ed autentica.
Al termine della Santa Messa molto partecipata, i celebranti hanno imposto le mani a tutti i presenti, a seguire fuori dal Santuario il momento di condivisione e piccola agape fraterna con il consueto rinfresco, in modo da chiudere una giornata in preghiera e amicizia .


































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