mercoledì 29 agosto 2018

Martedì 28 Agosto , Terzo giorno del Giubileo

Nel secondo giorno dell’ottavario Giubilare, tradizionalmente si prega per i Cristiani perseguitati nel mondo, affidando  tutti quei fratelli che in ogni parte del pianeta soffrono e muoiono  a  causa della loro fede alla Vergine Santissima .
Al Mattino Santa Messa celebrata dal Parroco Don Claudio Almeyra  Fereyre , al pomeriggio  pellegrinaggio della zona pastorale  Valle Stura con le Parrocchie di Rossiglione ,Campo Ligure ,Masone , accompagnati dall’inossidabile  Don Carlo  Canonico della insigne Collegiata di San Benedetto in Capo Ligure, e Cappellano degli Oratori Campesi di Morte ed Orazione Santi Sebastiano e Rocco , e  dell’Assunta.

Durante l’affollata celebrazione Eucaristica, preceduta dall’adorazione Eucaristica e dalla recita del Santo Rosario, il Celebrante prendendo spunto della memoria di Sant’Agostino, riferisce della vicenda per mezzo della quale Sant’Agostino viene a conoscere Dio, grazie alla predicazione di Sant’Ambrogio.
Agostino agnostico ed ateo, viene assoldato dall’imperatore per contrastare e screditare   la predicazione di Sant’Ambrogio rimarcando la sua non perfetta forma linguistica latina. (Una forma subdola di persecuzione).
Indubbiamente la modalità per poterlo correggere era andare ad ascoltare le sue omelie, e questo fa’ si che Agostino si converta e diventi uno dei maggiori alfieri della propagazione della fede del suo tempo (un novello Apostolo San Paolo).
Don Carlo ha poi proposto alla riflessione alcuni aspetti di persecuzione dei nostri giorni, non solo dovuta a gruppi di potere (sedicente Stato Islamico, governi Dittatoriali, Logge Massoniche) ma anche tutto quello che viene messo in atto per un discredito (persecutorio) della Chiesa Cattolica da parte dei Media in tutte le sue forme, anche in una Società come la nostra che si definisce “liberale”.
Per fare solo alcuni esempi nelle zone degli ultimi conflitti (Iraq, Siria, ecc) le comunità Cattoliche che già erano una minoranza da un milione e mezzo di fedeli, si sono ridotti a meno di duecentocinquantamila, con la devastazione totale dei già pochi luoghi di culto.
Al termine della celebrazione, prima della benedizione finale un caloroso saluto e ringraziamento ai pellegrini intervenuti e in particolare agli amici della Valle Stura, sempre presenti e numerosi annualmente al Giubileo, da parte del Parroco Don Claudio, con l’augurio di essere sempre fedeli devoti alla Madonna della Bruceta.
Sul sagrato consueto momento conviviale per tutti gli intervenuti nel segno dell’allegria e della condivisione.


































        


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